Zona Juve

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Calcio News:

martedì, settembre 26, 2006

Bu bu non c'è più! Su INTERcettazioni

Sembra misteriosamente scomparso un articolo pubblicato oggi su La Stampa.it....

Forse osava troppo?

fortunatamente l'articolo era gia stato copiato nel forum di j1897.com e ve lo riporto integrale.

P.S. è anche curioso come gazzetta.it snobbi quasi completamente questi fatti, reclinando su: "A ruba il video di Ronie"... per carità molto interessante ... ma credo ci siano notizie molto più importanti da dire. EVVIVA L'INFORMAZIONE ITALIANA.

La giostra gira ancora e la resa dei conti si avvicina. Ecco come ha fatto
l’Inter a condurre Calciopoli (La Stampa)


«Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva»,
con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio
indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. I fatti. Nel
2002 l’arbitro Nucini ha un colloquio con Facchetti e gli racconta di alcuni
strani rapporti tra Moggi, l’arbitro De Santis e i dirigenti sportivi
Fabiani e Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla
Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla
giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter si rivolse alla
Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al
responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De
Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in
codice: operazione ladroni. Sarebbero, però, anche stati intercettati i
telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguiti,
fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla
fine il dossier si chiude dicendo che «non furono trovate anomalie nel
tenore di vita del soggetto».

Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e
l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un «controllo»
della società sul calciatore. A seguito del decreto legge del Governo sulle
intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu
commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu
fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini?
Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo
tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? L’argomento interessa, intanto,
anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per
comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì
proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale
autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza
dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo
proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce
degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui
riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice
presidente dell’Inter. Tutti sanno che in realtà Buora non muoveva un passo
senza il nulla-osta di Trochetti Provera. E’ fin troppo facile chiudere il
cerchio. L’Inter è nei guai. Guai seri. Tutti hanno capito che le
intercettazioni sono state filtrate e fornite al bacio alla Procura di
Napoli dalla lobby Telecom di Tronchetti & C. attraverso Tavaroli.

Eccoci allo scoop dell’ultima ora: inizialmente, tutti avevano ravvisato,
senza dar troppo peso alla cosa in quel momento, che le intercettazioni
erano state manipolate e interpretate prima di giungere nelle mani dei
magistrati partenopei. Ufficialmente si pensava che fossero stati i
Carabinieri di Roma ad aver interpolato con spiegazioni non dovute le
sbobinature (azione che peraltro non è loro consentita). In realtà il lavoro
di indirizzo era avvenuto ben prima e più in alto. Si parla proprio in
quest’ottica del coinvolgimento diretto di Moratti e Trochetti Provera. A
questo riguardo Tavaroli adesso sta tentando di fare da parafulmine per
salvare le posizioni dei due e soprattutto per tutelare il proprio tesoretto
nascosto e, probabilmente, da loro garantito. Alla Procura di Milano, però,
hanno già capito dove e cosa cercare e non è esclusa in futuro una
collaborazione di Tavaroli per alleggerire la propria difficilissima
posizione giudiziaria.

Insomma tutte le intercettazioni al centro di Calciopoli sono state
confezionate su misura per abbattere dei bersagli precisi: persone e società
considerate nemiche. La giostra gira ancora…

(Massimo Gramellini - La Stampa)